Il diritto penale dell’economia si occupa dei reati posti in essere nell’ambito dell’attività produttiva e professionale, privata e pubblica. Ha assunto una crescente importanza in considerazione dell’aumento dei reati economici e finanziari e della loro rilevanza sociale, per la gravità dei danni che possono causare alla collettività ed ai privati e per la conseguente necessità di approntare strumenti efficaci ed aggiornati per il loro contrasto.
I reati che costituiscono il sistema del diritto penale dell’economia possono configurarsi nei diversi momenti, fisiologici e patologici, delle attività produttive e professionali e possono riguardare diversi ambiti, come la sicurezza nei luoghi di lavoro, la materia ambientale ed urbanistica, il settore societario, bancario, finanziario e assicurativo, le procedure attinenti all’insolvenza delle imprese, le obbligazioni fiscali e contributive. Il sistema è poi completato dalle norme in materia di responsabilità da reato degli Enti ai sensi del D.lgs. 231/2001, che ha assunto una estensione e una rilevanza sempre più ampia.
Si tratta di un campo del diritto estremamente dinamico e complesso nel quale si confrontano due opposte esigenze. Da un lato quella di favorire un sistema produttivo libero da vincoli che ne ostacolano lo sviluppo, dall’altro quella di assicurare che l’attività economica e produttiva si svolga nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali e delle regole, anche sovranazionali, che disciplinano il mercato.
La complessità della materia, il continuo susseguirsi di modifiche legislative ed orientamenti della giurisprudenza e la sempre maggiore attenzione che il legislatore, la magistratura e le istituzioni riservano a tale settore dell’ordinamento penale, richiedono da parte degli operatori una crescente ed aggiornata consapevolezza dei limiti entro i quali l’attività economica e d’impresa può essere svolta.
